Benefici del silenzio e della meditazione Mindfulness dimostrati. A cura di Simona Vignali
Perché il silenzio fa bene al cervello? Sapete che 5 minuti di Puro Silenzio possono avere l’effetto di un ansiolitico e restituirci la calma perduta? Con la calma riprenderemo il controllo dei sentimenti e il nostro equilibrio. Scopriamo insieme come godere dei benefici del silenzio, come ottenerli…in silenzio con la Meditazione Mindfulness! Oggi il silenzio nella maggior parte delle attività umane è sparito, sostituito da un infinito numero di suoni. Anche se stiamo nella nostra stanza, chiusi dentro.
Perché il silenzio fa bene al cervello?
Sapete che 5 minuti di Puro Silenzio possono avere l’effetto di un ansiolitico e restituirci la calma perduta? Con la calma riprenderemo il controllo dei sentimenti e il nostro equilibrio.
Scopriamo insieme come godere dei benefici del silenzio, come ottenerli…in silenzio con la Meditazione Mindfulness!
Oggi il silenzio, nella maggior parte delle attività umane è sparito, sostituito da un infinito numero di suoni. Anche se stiamo nella nostra stanza, chiusi dentro, qualche suono entra dalla finestra, dalla porta i rumori della casa, i termosifoni emettono un suono, il computer produce un suono, anche se non lo usiamo.
Ma è vero anche che sempre più molte persone NON riescono a stare tranquille se non sentono qualche fonte di rumore.
Tutti siamo sempre di più “connessi”, come si dice oggi. Abbiamo un telefonino che suona e ci avverte delle chiamate e dei messaggi, il portatile suona, viviamo a stretto contatto con qualcuno quasi tutta la giornata e di silenzio proprio non se ne parla mai.
Per distrarci ascoltiamo musica, è vero, rilassante, ma è un suono, guardiamo la televisione, anche al bar, per conoscere le news, il traffico, nei negozi musica, nei market annunci, nel metro mentre aspetti pubblicità continua urlata dagli altoparlanti. Sembra che il silenzio non interessi nessuno.
Eppure sarebbero sufficienti solo 5 minuti di vero Puro Silenzio per ottenere risultati stupefacenti e riacquistare il controllo delle nostre emozioni e del nostro equilibrio interiore.
Perché succede? Il cervello
Oltre il rumore interno dobbiamo fronteggiare anche il “rumore” incessante, cioè che non ha mai fine, dei nostri pensieri, sia generati da noi che da chi ci parla addosso. Preso tra questi due fuochi il nostro cervello non possiede mai uno spazio di tempo suo nel quale rigenerarsi. Parlo di rigenerazione FISICA, non teorica o emotiva.
Nuove scoperte sul cervello
Una serie di nuovissimi studi scientifici hanno studiato gli effetti della mancanza di silenzio nella vita delle cellule cerebrali. Si è scoperto che chi non si concede mai dei periodi di silenzio integrale nella propria giornata, tende a manifestare disturbi come difficoltà del sonno, si carica eccessivamente di stress cattivo.
Le connessioni
Dovendo fronteggiare il rumore il cervello riduce il suo lavoro di creazione di nuovi collegamenti tra le cellule cerebrali e la formazione fisica delle stesse cellule. In altre parole chi è sottoposto a rumori continui rallenta la produzione di nuove cellule cerebrali. Lascio immaginare le conseguenze negative di una simile situazione.
Silenzio e benessere
La società si è trasformata negli ultimi 20 anni, come tutti viviamo, a ritmi iperveloci , spinta dalla crescita tecnologica forsennata guidata dalle Digital Company (Google, Internet, Digitale etc…) che in ogni settore della società hanno sviluppato sistemi che sostituiscono il lavoro umano. In altre parole ognuno di noi NON è mai solo con sé stesso, se non ha vicino un umano, ha invece con sé un “simile”, un telefonino, un computer, un lettore di musica, uno schermo che gli occupa l’intera visuale, con tutti i suoni annessi. E questo continua fino al momento prima di spegnere la luce per dormire.
Il silenzio, fino a qualche decennio fa, era una componente “spontanea” nella vita delle persone che conoscevano e desideravano anche di poter “stare soli con sé stessi”. Momenti considerati importanti in quanto permettevano di “riordinare” le idee, riflettere su delle scelte da compiere. Nel silenzio ci si “ritrovava”, simbologia chiara che nel rumore della vita la mente tende a perdersi.
Questo dimostra chiaramente che il silenzio non è solo una inerte assenza di rumore, ma che possiede la capacità attiva di intervenire profondamente e positivamente nei processi vitali del nostro corpo e della mente, modificandoli. Il silenzio è da considerare come una situazione pratica, un po’ come lo yoga, e non passiva, che crea uno spazio in cui possiamo cambiare la percezione di ciò che stiamo vivendo, verso l’oggettività, quindi in grado di apportare notevoli miglioramenti allo stato di salute del nostro corpo.
1. Silenzio per non dimenticarsi nulla
Imke Kirste della Duke University ha condotto uno studio dove fa notare che 2 ore di silenzio al giorno sosterrebbero lo sviluppo delle cellule dell’Ippocampo, la porzione del cervello che controlla la formazione della memoria. Lo studio è importante in quanto permetterà di trovare nuove forme di terapia dirette a quegli individui che accusano fenomeni di regressione cellulare nell’ippocampo, come nel caso dell’ansia o della demenza. Lo “stare in silenzio” stimola la capacità di concentrazione che riesce, giorno dopo giorno, a ricaricare la capacità di “conservare” la capacità di ricordare, cioè quella che chiamiamo “memoria”
2. Più meditazione? meno ansia!
Un ricercatore presso l’Università dello Utah (USA),Adam W. Hanley, ha esposto presso il convegno medico ICONS le conclusioni di tre studi sperimentali per verificare i reali effetti della pratica della meditazione Mindfulness nel corpo e nella mente. Negli studi a doppio cieco i diversi gruppi di pazienti, prima di essere operati, hanno dichiarato di aver ottenuto un misurabile sollievo dal dolore, desiderando meno farmaci e riuscendo a controllare in modo più efficace l’ansia da intervento.
3. Silenzio e mondo interiore
Il silenzio, praticato con regolarità, non è una funzione passiva, ma è attivo, infatti permette al cervello di crearsi uno spazio in cui “lavorare” per noi, nel quale agire praticamente. In uno spazio temporale senza stimoli esterni e rumori, il cervello, tramite la mente, amplia le sue connessioni e organizza le informazioni in suo possesso con maggiore ampiezza. In questo modo migliora sensibilmente la nostra coscienza di ciò che siamo e vogliamo essere nel mondo e ci aiuta a scegliere il posto più adatto a noi.
4. Silenzio per capire l’altro
Olga Capirci, studiosa del CNR, ha prodotto uno studio dove è stato analizzato un campione di persone affette da sordità, verificando che la mancanza di udito, e quindi di suoni, permette a questi individui di comprendere con maggiore precisione la vita emotiva dei loro interlocutori. Quello che la vita toglie da una parte, lo restituisce con gli interessi dall’altra. Questo studio dimostra che da un atteggiamento di osservazione silenziosa, che non considera la pratica verbale, acuisce la capacità di osservazione del comportamento NON verbale e dunque delle emozioni che l’interlocutore emette attraverso le espressioni facciali e non.
5. Il silenzio e il ricordo di se’
Nella pratica della Mindfulness è dimostrato che il rumore “interno” ed esterno interrompono il collegamento con il sé profondo e quindi la crescita personale. Sono tanti gli studi che hanno trattato questo assunto dimostrandolo ampiamente. Recentemente il prof. Moshe Bar professore e Neuroscienziato di fama internazionale ha dichiarato che la pratica della meditazione Mindfulness e del silenzio aumentano la capacità di avere piacere anche delle piccole cose della nostra vita, fanno crescere la coscienza di ciò che siamo, senza prendere nulla che ci accada per scontato, attribuendogli il senso migliore che possono esprimere.